Savonera

Savonera - Storia di un piccolo borgo di periferia

01Proprio così, fino agli anni novanta, Savonera era ancora un piccolo borgo di periferia con tanto verde attorno, con i suoi abitanti che vivevano in quella che potrebbe essere definita “la periferia delle periferie” essendo la nostra frazione posta, per l’appunto, ai confini di cinque comuni (Torino, Collegno, Pianezza, Venaria, Druento).
Anticamente l’attuale Savonera era chiamata regione “Balma” dal nome del più antico fabbricato della zona  <<’l ciabot ‘d Balma>> della famiglia omonima diventato poi cascina Borgarello. In epoca successiva sorsero la cosiddetta >, inizio della Cascina Dentis, la casa Bardi, Spanna e la cascina Savonera, da cui prese poi nome l’intera borgata.
Proprietario del Ciabòt ‘d Balma era un guardiacaccia del Re che, andando in pensione, ebbe dal Sovrano tre permessi come riconoscimento per il lavoro svolto: il permesso di aprire una cantina (oggi si direbbe trattoria), e il permesso di vendere tabacchi e commestibili. La trattoria del guardiacaccia era in pratica l’unico ritrovo della zona, ed era detta <dei cacciatori>.

02Alla sua morte, gli eredi vendettero i tre permessi alla famiglia Bardi e alla famiglia Borgarello, che ampliò la cantina, costruì una nuova stalla e i porticati di fronte alla cascina. La famiglia Bardi gestì il ristorante <La Pace> per sessanta anni a partire dal 1898 e famosi erano alcuni tipici piatti locali:anguilla marinata, tinche in carpione, pesciolini fritti (non stupitevi, questa è una zona particolarmente ricca di acque) e la finanziera. Questo ristorante, ovviamente rinnovato, è ancora oggi funzionante, mentre dove c’è il ristorante <Il Centro>, alla fine del 1800 c’era solo una casa di legno nella quale funzionava una seconda cantina e si vendevano tabacchi.
La cascina Savonera era molto grande, ben 200 giornate di terreno equamente divise tra coltivazione e prato. Proprietario della cascina era Mario Pastore che si prodigò molto per la borgata e ottenne nel 1907 l’istituzione del servizio postale che, in seguito, fu tenuto per molti anni dalle famiglia Lionetto e Villa . Dal momento della sua istituzione il nome della borgata Savonera sostituì quello di regione Balma.

---La scuola di Savonera

04La prima scuola venne aperta nel 1870 alla cascina Bergera in un locale privato della marchesa Engelfred a cura di alcuni genitori che si fecero carico del pagamento della retta alla maestra. In seguito venne spostata alla cascina Dentis, sempre a cura dei privati.

Da una vecchia documentazione ricaviamo quanto segue: Verso il 1870 nella cascina Bergera, di proprietà dei nobili signori Engelfred de Bilieux, si apriva una Scuola mista. La nobile signora Maria Engelfred accettava l’uncarico di ispettrice, aggiungendo una nuova opera di carità, alle tante che già esercitava, in pro di tutti coloro che ricorrevano alla sua grande bontà. Ed ancora: Verso il 1888 la Nobile Famiglia sullodata regalava un terreno di mq. 1725 per fabbricare la Scuola e la Chiesa. Venne fatta la scuola e purtroppo rimandata la Chiesa.

03La scuola venne comunque edificata dal Comune di Collegno che provvide anche per il personale docente e non; la prima maestra titolare e di ruolo fu la sig. Tonelli che insegnò per oltre 30 anni.La scuola è stata riedificata da qualche anno da parte del Comune di Collegno, essendo la vecchia unità ormai totalmente inadeguata alle esigenze didattiche e logistiche.

 

---Il Territorio

05E' a partire dagli anni settanta che Savonera comincia a subire dei grandi stravolgimenti sul suo territorio, prima con la tangenziale, poi con la costruzione della discarica Barricalla (fortemente e inutilmente osteggiata dai residenti) e in ultimo con l'espansione urbanistica che ha accresciuto in modo esponenziale il numero dei suoi abitanti.

Con la costruzione delle nuove abitazioni se da un lato si è assistito all'abbattimento delle ultime cascine ed al progressivo ridimensionamento degli spazi verdi, dall'altro ciò ha portato alla realizzazione di alcune opere pubbliche (strade, giardini, illuminazione e impianto fognario adeguato alle nuove utenze) che hanno in parte tolto l'isolamento della frazione dai comuni limitrofi. Parallelamente si è sviluppata una maggiore coscienza da parte degli abitanti su temi quali l'inquinamento acustico provocato dalla tangenziale, la viabilità (punto dolente specie per chi al mattino si trova ad attraversare il nostro territorio) e, in generale, sulla qualità della vit

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Proprio così, la dove c’era l’erba, ora c’è Savonera.